Bruno Roba

La valle del Bidente di Pietrapazza fra geografia e storia

(3) La “Via del Rovino” ed il crinale del Finocchio

Immagini: Dal sito de Il Finocchio, posto su una diramazione dell’omonima dorsale, si hanno le vedute più prossime al tratto di Spartiacque inciso dalla ramificazione di testata del Bidente (7/04/18)

Intercalata alle incisioni vallive del reticolo idrografico emerge una trama di dorsali minori di vario impatto morfologico, alcune delle quali si proiettano più evidenti verso il fondovalle concentrandosi verso il sito dell’Eremo Nuovo, con pendenze mediamente ripide ma alcune non tali da impedire la percorribilità di crinale. Tra esse la lunga dorsale che divide il Fosso del Rovino e il Fosso delle Ranocchie fino alla loro confluenza nel Bidente, sulla quale si trovano ancora consistenti e probabili resti di un antico percorso, la Via del Rovino, direttamente collegante il fondovalle con il Giogo, dai raffronti cartografici identificabile con quanto rappresentato in una mappa del 1637 allegata ad una relazione del 1710 del provveditore dell’Opera del Duomo di Firenze (riproduzioni della mappa si trovano in A. Gabbrielli, E. Settesoldi, 1977, p. 20, e, a colori, in A. Bottacci, 2009, p. 31). Di un difficoltoso percorso di crinale restano tracce sulla dorsale (interessata da siti anticamente detti Poggio di Magnano, Ripabianca e Piano dei Lupatti) che si stacca dai pressi del Passo dei Lupatti e delimita il versante occidentale dal ramo iniziale del Bidente. Ulteriore dorsale (interessata da siti anticamente detti Segoni e Legnamenti) si stacca dai pressi di Cima del Termine delimitando il versante orientale del Fosso dei Segoni dividendolo dai Fossi della Spiaggia e della Bocca fino alla confluenza di quest’ultimo nel Bidente, sulla quale si trovano ancora tracce di antiche o trascorse percorrenze che si innestano sull’antica via (ancora rappresentata nel catasto moderno come S. Vic.le Eremo-Campo Rosso) che dall’Eremo Nuovo, attraversato il Bidente tramite una caratteristica pedanca (definizione tecnica I.G.M.) che mostra ancora i suoi resti, risaliva a varcare il crinale a Prato ai Grilli ed entrare nella valle del Fiume Savio.

Immagini: Dal Poggiaccio, i contrasti di luci e ombre e l’innevamento evidenziano lo sviluppo del Crinale delle Palestre fino al fondovalle (18/10/11 – 15/11/11 – 1/01/12).

Nel contesto geomorfologico descritto si evidenzia per imponenza la dorsale del citato Crinale del Finocchio o, più anticamente e anche semplicemente detto Raggio, come lo certificherebbe la Maestà del Raggio (v. più avanti), che si biforca dal contrafforte principale all’altezza di Prato ai Grilli (ma si sviluppa senza soluzione morfologica di continuità da Cima del Termine), arcuandosi nel convergere verso il fondovalle del Bidente, mostrando soprattutto nel versante Sud-Ovest notevoli e suggestive stratificazioni marnoso-arenacee ed un crinale affilato, oltre ad un caratteristico picco piramidale. Dalla documentazione conservata presso l’Archivio dell’Opera del Duomo è possibile individuare interessanti riferimenti descrittivi/cartografici/toponomastici antichi, forse oggi desueti, che attribuiscono a parte di questa dorsale l’appropriato oronimo di Palestre (termine infatti oggi utilizzato anche per definire aree geografiche caratterizzate da siti idonei per praticare l’arrampicata alpinistica, derivato dal greco palàistra, da palàiein = lottare, presso gli antichi greci e romani luogo, specialmente all’aperto, destinato agli esercizi ginnici). Conseguentemente questa dorsale, almeno per la parte superiore, potrebbe essere detta Crinale delle Palestre.
La documentazione descrittiva citata riguarda elenchi dei beni dell’Opera o contratti con il Monastero di Camaldoli. In un accurato elenco relativo al 1637 si legge: «1637 – Nota dei capi dei beni che l’opera è solita tenere allivellati in Romagna e Casentino e sono notati col medesimo ordine col quale fu di essi fatta menzione nella visita generale che ne fu fatta l’anno 1631: […] Palestra o Rivolte, ronco tenuto da redi di Antonio detto Cordovano fu unito al podere della Buca […]» (A. Gabbrielli, E. Settesoldi, 1977, p. 412). Nel Contratto livellario del 1818, tra l’Opera e il Monastero di Camaldoli relativa alla descrizione dei confini dei poderi si ritrovano i “vocaboli” Palestra/Palestre: «[…] convenuto che […] si dovesse […] procedere alla […] descrizione dei confini […] viene come appresso: Comunità di Bagno. Una vasta tenuta di terre […] confina: primo, con la Comunità di Bagno incominciando dal luogo detto le Rivolte e precisamente dal termine giurisdizionale delle Comuni di Bagno-Poppi, da questo termine calando per la scesa delle Rivolte fino a Prato ai Grilli; secondo, da detto punto confina Giuseppe Mosconi di Ridolmo seguitando la strada che da Prato ai Grilli conduce al Poderaccio, lasciando la strada su prendere il crine che conduce alle Palestre […]. Tutta questa tenuta descritta nella sua circonferenza, è composta dei seguenti terreni cioè […] 2° Un tenimento di terre […] con i vocaboli di […] la Spiaggia, la Palestra, sopra la Buca salvo se altri. […] 9° Un podere denominato il Poderaccio della già detta Comunità di Bagno e del popolo di Pietra Pazza […] composto dei seguenti terreni […] IV° un tenimento di terra […] con i vocaboli di Ripa, delle Palestre, salvo se altri.» (A. Gabbrielli, E. Settesoldi, 1977, pp. 462-464, 466).

Immagini: Schema da Catasto Toscano del XIX secolo, dove il Fosso Bidente origina dalla confluenza dei fossi alto-montani. La toponomastica riprende quella originale; in grassetto sono aggiunte integrazioni moderne.

Immagine: Schema da cartografia di metà del XIX secolo dell’alta valle del Bidente di Pietrapazza integrato da repertorio della toponomastica antica, dove il Bidente è preceduto dal breve Fosso del Pian del Miglio.

Riferimenti bibliografici
A. Gabbrielli, E. Settesoldi, La Storia della Foresta Casentinese nelle carte dell’Archivio dell’Opera del Duomo di Firenze dal secolo XIV° al XIX°, Min. Agr. For., Roma 1977.
A. Bottacci, La Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino, 1959-2009, 50 anni di conservazione della biodiversità, Corpo Forestale dello Stato, Ufficio territoriale per la Biodiversità di Pratovecchio, Pratovecchio, 2009.

Immagini
00c1/00c4 – Dal sito de Il Finocchio, posto su una diramazione dell’omonima dorsale, si hanno le vedute più prossime al tratto di Spartiacque inciso dalla ramificazione di testata del Bidente (7/04/18).

00d1 – 00d2 – 00d3 – Dal Poggiaccio, i contrasti di luci e ombre e l’innevamento evidenziano lo sviluppo del Crinale delle Palestre fino al fondovalle (18/10/11 – 15/11/11 – 1/01/12).

00e3 – Schema da Catasto Toscano del XIX secolo, dove il Fosso Bidente origina dalla confluenza dei fossi alto-montani. La toponomastica riprende quella originale; in grassetto sono aggiunte integrazioni moderne.

00i1 – 00i2 – 00i3 – Dai prati dell’Eremo Nuovo, vedute stagionali del Crinale del Finocchio che, nella parte centrale, assume una configurazione piramidale (24/08/11 – 7/04/18 – 28/10/20).